La presidente Cristina Avonto ha inviato un appello alla Protezione Civile Nazionale per estendere o rafforzare in condizioni di sicurezza le attività straordinarie richieste agli Operatori Sociali per l’emergenza Covid-19
Appello alla Protezione Civile Nazionale
Per poter estendere o rafforzare in condizioni di sicurezza le attività straordinarie richieste per l’emergenza Covid-19, e tutelare in modo efficace gli operatori coinvolti nell’erogazione di servizi essenziali per garantire il diritto alla salute delle persone senza dimora la fio.PSD (Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora)
chiede
- che agli operatori siano distribuiti dispositivi di protezione individuali (mascherine, tute e guanti) per proteggere loro e le persone che stanno aiutando
- che siano incentivate, su tutto il territorio nazionale, le soluzioni alloggiative emergenziali, realizzate in alcuni comuni sul modello di quelle realizzate dalla stessa Protezione Civile, da enti pubblici territoriali o da enti del terzo settore (anche facendo ricorso ad alberghi) dove poter accogliere: persone senza dimora che devono rimanere in quarantena, persone positive non sintomatiche o in via di negativizzazione oppure coloro che sono stati in contatto stretto con persone positive al virus.
Ribadiamo che, a seguito dell’emergenza Covid-19, gli operatori sociali, da sempre impegnati nell’assistenza e nel sostegno alle Persone Senza Dimora, si trovano ad essere particolarmente sollecitati da questa situazione straordinaria
Il dott. Angelo Borrelli ha segnalato diverse volte – e per questo lo ringraziamo – l’attenzione peculiare da riservare a queste persone che, nella situazione attuale, vedono moltiplicate le difficoltà di far fronte ai loro bisogni essenziali e messa seriamente a rischio la loro salute (spesso già precaria).
Per fronteggiare le necessità di questa fascia di popolazione emarginata e gravemente vulnerabile dal punto di vista sanitario -anche in condizioni normali- è stato necessario aumentare l’operatività dei servizi, spesso su richiesta delle stesse autorità locali. Un dormitorio, ad esempio, normalmente opera dalle 20:00 alle 8:00 del giorno successivo. Per contenere la mobilità e il rischio per gli ospiti si è passati ad un’apertura 24 ore su 24. Così per molti altri servizi: mense, servizi diurni, ambulatori sanitari, etc.
Un’estensione del servizio è normalmente un’azione complessa ma in questi giorni lo è ancor di più per la contrazione della disponibilità di volontari che ordinariamente prestano il loro servizio gratuito nelle migliaia di centri e strutture per le Persone Senza Dimora. Anche per loro registriamo la difficoltà di poter operare in piena sicurezza vista la carenza di dispositivi di protezione individuale.
Si segnala, inoltre, un’urgente necessità di condividere protocolli operativi con comuni e aziende sanitarie per la gestione della profilassi (ingresso e uscita dai centri) e delle possibili quarantene per persone senza dimora che dovessero risultare positive al virus.
La situazione, a partire dalle aree del Nord Italia, si sta facendo di giorno in giorno più gravosa e, senza un supporto idoneo diventerà difficile rispondere alle necessarie misure di tutela della salute di queste persone e, di conseguenza, dell’intera collettività.
Grazie per l’attenzione.
Roma, 25 marzo 2020 Cristina Avonto, Presidente fio.PSD