Sono già 13 i clochard stroncati dal freddo dal novembre scorso
Spesso muoiono per infarto o hanno patologie che, col freddo, si acutizzano. Perdono la vita così, per strada e all’aperto, protetti solo da un cartone o da coperte riciclate all’infinito. Sono ben 13 i senza dimora trovati morti da inizio dicembre. Due a Genova, tre a Palermo, 1 a Roma e gli ultimi quattro, ieri, a Rovereto, a Verona, a Sorrento e, ancora una volta nella capitale. Questi sono i numeri ‘ufficiali’, quelli che tutti più o meno conoscono perchè, soprattutto se il decesso avviene nelle grandi città, se ne parla. Non c’è una ‘contabilità’ ufficiale. E potrebbero essere molte di più le morte silenziose di vite altrettanto invisibili. «Quando un senza dimora muore a Milano o a Roma se parla ma se avviene in un piccolo centro o una piccola città di provincia spesso non se ne ha neanche notizia» conferma il portavoce della Fiopsd, la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora, Michel! e Ferraris. L’ultima indagine Istat sulla povertà estrema (del 2014) parla di circa 50mila persone senza dimora in tutta Italia. Sono quelle conosciute, che hanno utilizzato almeno un servizio di mensa alla Caritas o sono stati intercettati da associazioni o volontari. Le città con le maggiori presenze sono Milano, Roma e Palermo. Si tratta per lo più di uomini (85,7%), con meno di 54 anni. Il numero di stranieri (che due anni fa rappresentavano il 58,2% del totale registrato) è in aumento. Cresce rispetto al passato la percentuale di chi vive solo, a svantaggio di chi vive con un partner o un figlio; poco più della metà (il 51%) dichiara di non essersi mai sposato. Anche la durata della condizione di senza dimora, rispetto agli anni passati si allunga a più di due anni e nel 21% dei casi supera anche i 4 anni. La morte per freddo, che ieri ha colpito ben quattro persone, è il rischio maggiore per chi non ha un luogo dove ripararsi in questo periodo dell’anno. Un anno fa, proprio per l’Epifania, si erano infatti ! registra ti ben 8 senza dimora morti in 48 ore.