Segreteria Nazionale
fio.PSD ETS – Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora Ente del Terzo Settore
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Agnese Ciulla
Rapporti con Enti locali e Regioni
Operatrice sociale, facilitatrice territoriale, formatrice e consulente. Progettista e coordinatrice di progetti complessi, sia a livello nazionale, sia a livello internazionale
Ha iniziato la propria attività promuovendo i diritti di bambini e bambine nelle periferie palermitane con l’Associazione di volontariato Arciragazzi
Per fio.PSD sta curando il supporto ad Enti locali e Regioni nell’avvio delle azioni relative alla sperimentazione nazionale del Programma operativo nazionale per il contrasto alla grave marginalità adulta, ai sensi dell’Avviso 4/2016
È stata Assessora alla Cittadinanza Sociale del Comune di Palermo, con delega alle politiche sociali, politiche giovanili, pari opportunità, emergenza abitativa negli anni 2012-2017
Caterina Cortese
Osservatorio fio.PSD, Studio, Ricerca e Promozione Culturale
Caterina Cortese: Sociologa con Dottorato di ricerca in Sistemi sociali, Organizzazione e Analisi delle Politiche Pubbliche (Università degli studi di Roma “La Sapienza”) e 15 anni di esperienza nel settore delle politiche di inclusione sociale e sistemi locali di welfare. In fio.PSD è responsabile dell’ Area Analisi, Ricerca e Promozione culturale e dell’Osservatorio fio.PSD. Porta avanti attività di progettazione, studio e ricerca sociale sui profili di vulnerabilità, diritti sociali e accesso ai servizi, azioni di contrasto alla povertà e all’emarginazione sociale (senza dimora), esclusione abitativa. Ha partecipato alla stesura delle Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia, edite dal Ministero del lavoro e delle Politiche sociali nel 2015. E’ autrice di numerosi contributi, articoli e note tecniche su povertà, migrazione, homelessness e housing first. Fra le pubblicazioni recenti, “Leve e barriere nella vita delle persone senza dimora: quale integrazione possibile?” in Consoli T., Meo A. (a cura di) (2020), Homelessness in Italia. Biografie, Territori, Politiche, Franco Angeli, Milano, (coautrice con R. Pascucci). Dal 2022 è docente a contratto di Sociologia Economica presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”.
Lucia Fiorillo
Analisi e Ricerca
Michele Ferraris
Comunicazione e Rapporto con i Soci
Dal 2010 collabora con fio.PSD. Si occupa di Comunicazione e del Rapporto con i Soci. Ha coordinato le due Indagini ISTAT sulle Persone Senza Dimora. Cura la supervisione del brand fio.PSD su presentazioni, locandine, brochure e materiali vari, la ricerca e produzione di immagini rispettose del tema e delle persone senza dimora. Segue la manutenzione e implementazione dei siti web e dei canali social fio.PSD. Sviluppa l’invio di Newsletter pubbliche e/o riservate ai Soci. Fornisce supporto all’organizzazione di eventi, meeting in presenza e online tramite diverse piattaforme. Cura la post-produzione di foto e video principalmente destinati alla formazione. Tiene i rapporti con i media e i partner nazionali e europei
Laureato in Architettura, già fotografo, cooperante e insegnante
Giuseppe Dardes
Community HFI e Formazione
Counsellor professionista, formatore e consulente lavora da oltre 20 anni nel campo della formazione e della consulenza per il Terzo Settore Dal 2018 lavora in fio.PSD come responsabile della formazione e come coordinatore della Community italiana dell’Housing First
In Caritas Italiana, come responsabile della formazione dal 2001 al 2017, ha coordinato l’elaborazione e la conduzione di progetti complessi (sia nella formazione sia nell’animazione territoriale) e l’implementazione del nuovo Piano Integrato di Formazione Con “L’Aratro e la Stella” ha co-progettato percorsi innovativi per la crescita umana e spirituale come “In Viaggio verso l’Isola Sconosciuta”, “Il cammino dell’uomo” e “I Quattro Codici della Vita Umana” e co-condotto oltre 40 week-end di crescita personale
Collabora con le ACLI per la Scuola Nazionale di Formazione “Livio Labor”.
Lucia Ferraris
Ufficio contabilità
Collaboro con fio.PSD dall’inizio del 2019 e mi occupo delle questioni contabili e amministrative della Federazione e di alcune attività di segreteria. In precedenza ho lavorato come impiegata amministrativa e come geologa
Salve mi chiamo angelo, ieri ero presente alla conferenza senza dimora senza diritti? a via marsala a roma, ritengo molto interessante il progetto homeless 0 e housing first , vorrei sapere ma il comune di roma la regione lazio il programma housing first lo ha attuato o è in programma di attuarlo e come fare per accedervi chi se ne occuperà? Cioè in parole brevi una persona che vive per esempio all’ostello caritas a via marsala come può accedere all’ housing first a roma o anche in altre città? Grazie e complimenti per tutto.
grazie
SOLO SE SEI POVERO SAI COS’E’ VERAMENTE LA POVERTA’!
La dimostrazione di questo assioma è quotidiana, nell’egoismo diffuso del materialismo consumista, nell’insensibilità incosciente di chi non ascolta, o accoglie con fastidio le dimostrazioni pratiche della povertà. La povertà vera non è nulla di tenero, nulla di commovente, nulla che sia facile o piacevole da descrivere. Fra le sue pieghe si può certamente trovare spiritualità e saggezza (io l’ho trovata) ma occorre esservi predisposti, sin da prima ch’essa si occupi di te, perchè quando lo fa, si prende tutto: casa, possedimenti materiali, salute, orgoglio e dignità, e riconquistarli ha il prezzo della tua stessa vita. Vi parlo di povertà, perchè sono povero ed io la capisco. La povertà è denti rotti e mancanti, cure negate, malattie endemiche trascurate e lasciate correre. La povertà è l’essere indifesi di fronte all’abuso, il dover chiedere quel che si sa verrà probabilmente negato, il lasciar scorrere su di te la prepotenza del sistema. La povertà è alienazione, esclusione…a tratti follia e disperazione, è un lungo cunicolo senza uscita…un tunnel dove la speranza muore e si azzera, dove le prospettive divengono piatte ed inutili, dove il futuro s’annulla e diviene paura. La povertà quindi non è nulla di poetico, ed il trovare poesia deriva dalla compassione che hai già, non quella che troverai intorno a te…perchè nessuno realmente te ne darà, se non formalmente…per il semplice fatto che non capiscono, non sanno davvero con cosa hanno a che fare. Non lo sanno i politici, non lo sanno gli ecclesiastici, non lo sanno i finti santoni, non lo sanno gli sbirri, non lo sanno i giudici, non lo sanno i pietosi, pelosi, perbenisti, non lo sanno i caritatevoli piccolo borghesi annoiato-buonisti, ne sanno poco e poco ne comprendono persino gli addetti ai lavori. Solo i poveri, capiscono realmente la povertà, perchè bisogna provarla per sapere davvero cosa sia, come essa divori morale, etica e dignità, come essa azzeri ed annulli tutte le chiacchere inutili fatte intorno e attorno a lei. I poveri nessuno li ascolta davvero, fingono i più, i compassionevoli veri sono pochi, pochissimi…quelli che capiscono persino meno, perchè un povero…”non è credibile, non potrebbe mai essere un intellettuale, un saggio, uno scrittore vero, un artista, un poeta”. (n.d.r.) La povertà è legata alla filosofia corrente, all’ignoranza, alla stoltezza, all’alienazione, ed oggi più che mai essa viene vissuta e descritta dai più: come una forma di colposa e degenerante auto-esclusione, quasi fosse scelta cosciente. Non parlate di povertà se non sapete, non irridete con la vostra patetica e distratta attenzione qualcosa di cui non avete alcuna intenzione di scrutare la profondità…che non vi interessa, che vi spaventa, che rappresenta un peso inutile nel vostro risiko delle strategie.
SOLO SE SEI POVERO SAI COS’E’ VERAMENTE LA POVERTA’.
Caro Giovanni Scavazza SONO CON TE, condivido totalmente il tuo scritto, UN’ABBRACCIO TRA COMPAGNI, dal 2004 sono senza fissa dimora, avere contatti con chi se ne occupa significa entrare nel tritacarne, subirne l’abuso di potere, per chi ha un minimo di dignita’ implica il rifiuto. In 13 anni di vita raminga sono riuscito ad evitarlo, ma quest’anno, vista la condizione economica generale del paese e l’impossibilita’ di ragranellare il minimo reddito vitale, saro’ costretto, mio malgrado a ricorrerci, mi sono letto le 103 pagine delle linee guida e mentre leggevo ridacchiavo, chi predispone queste linee non ha mai provato, ma e’ il suo punto di vista che non tiene conto della DIVERSITA’, LORO pensano in maniera UNICA, cioe sono un’ASSOLUTO di buono e bene che purtroppo non sa riconoscere quanto MALE faccia questo splendido pensare. In 13 anni ho voluto rimanere autonomo ed indipendente il piu’ possibile e resto dello stesso avviso ora, dal gennaio 2016, ho provato a ricorrere agli enti ocali, mi hanno fatto proposte allucinanti ed erogato 200 euro una tantum, per 14 mesi ho continuato a cavarmela, ma ora devo ricorrerci di nuovo e so che dovro’ subire moduli, richieste, domande incomprensioni e quant’altro per magari ottenere un assegno tra 3 mesi, sono in grado come tanti di camminare da solo, ma loro hanno i PROTOCOLLI GUIDA da seguire.
Gia’ SOLO SE SEI POVERO SAI COS’E’ VERAMENTE LA POVERTA’, dedicato alle Dame di San Vincenzo che amano e non capiscono…..
Ciao Giovanni, bello scritto, è tutto drammaticamente vero,un incubo senza fine,una stanza chiusa senza porte ne finestre, e la dignità la perdi, te la stracciano di dosso, parlano tutti i sapientoni di dignità,se ne riempiono la bocca,pensano perfino alla dignità dei carcerati mafiosi,dei boss,ecc.ecc. Dignità……ti fanno elemosinare un normale diritto,elemosinare (…) ,buonisti,burocrati senza anima. E se poi come me ti trovi a sessantatre anni disoccupato da oltre sei anni, e con famiglia, grazie alla legge del governo Monti, ti sbattono porte in faccia prima dei sessantasette anni puoi pure morire, ma per tè Nulla! Ciao in bocca al lupo
Gentilissimo Sig. Giovanni Scavazza,
leggo il suo Post che mi ha toccato il cuore per la lucidità, la corretta sintesi ed efficacia nel trattare il “vortice” dell’impoverimento a cui sono destinati sempre più Italiani. Di povertà e di Welfare se ne parla abbondantemente a Convegni e Seminari ma credo anch’io che i Relatori presenti ai medesimi raramente potrebbero averla vissuta o in parte provata è quindi molto più probabilmente che l’abbiano osservata dall’esterno come “studiosi” o perché coinvolti come Volontari caritatevoli. Relativamente ai Servizi Sociali Territoriali si dovrebbe poi aprire un capitolo a sé, ancor più severo. Al grave disagio della povertà che può deteriorare anche le persone più resilienti e limitare funzionalmente persino gli individui con più forte spirito d’iniziativa, si può aggiungere talvolta la “violenza” psicologica della omologazione indistinta degli approcci caritatevoli che mirano alla sopravvivenza “biologica” ma che passano come rulli compattatori sulle individualità delle persone con formazione etica, culturale e professionale superiore.
Anche la risposta del Sig. Idoni ci ha colpito per la sua intransigenza nel denunciare la burocrazia ed i tempi dissonanti del welfare oltreché renderci edotti che situazioni di abuso di “potere” nei confronti dei senza fissa dimora sono sempre possibili.
Un apprezzamento va anche alla Fio.PSD per aver previsto questo Blog utile alla comunicazione ed il confronto in mancanza del quale non avrei potuto leggere i Vs. due interventi.
Mi farebbe quindi piacere poter approfondire con Voi Sigg.ri Scavazza e Idoni la tematica dell’emergenza sociale vissuta sulla base della Vs. testimonianza ed esperienza, oltreché con la Fio.PSD .
Cordiali saluti.
Il Presidente
UMC Ufficio Mobile Consumatori
Alessandro Ceriani
cell. 340-9768974
e-mail : nucleooperativo @ ufficiomobileconsumatori.it
pagina F.B. : https://www.facebook.com/UMC-Ufficio-Mobile-Consumatori-430389843682788/
Ciao a tutti, mi chiedo: se una persona è senza fissa dimora, può richiedere il reddito di inclusione? Avendone i requisiti? E come dove potrebbe ritirare la tessera? Se bisogna aiutare i poveri, penso che ci sia una regolamentazione anche se senza dimora. Grazie per la risposta
Consigliamo sempre di rivolgersi ai Servizi Sociali del proprio Comune per avere risposte certe e ufficiali
VORREI SAPERE AGEVOLAZIONI PER I SENZA FISSA DIMORA E SE ABBIAMO DIRITTO AL REI 3882474732
Per domande e situazioni particolari consigliamo di rivolgersi ai Servizi Sociali del proprio Comune