La fio.PSD, che da oltre 30 anni lavora a fianco delle persone senza dimora e dei servizi che se ne occupano ritiene estremamente pericolose le ricadute del Decreto Immigrazione e Sicurezza (#decretosalvini) sia per ragioni di sostanza sia per ragioni di principio
Nella sostanzasono tre i punti estremamente preoccupanti del decreto:
- L’abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e l’introduzione di permessi di soggiorno speciali comporterà l’inevitabile ed esponenziale aumento del numero, già tristemente elevato, di persone irregolari sul territorio o con uno status giuridico sospeso o incerto
Tale condizione pone le persone in uno stato di vulnerabilità e precarietà estremo che, non potendo permettere in nessun modo l’accesso alla casa, al lavoro, alla residenza, all’istruzione e a nessun altro diritto, finisce per ridurle a “vivere” in strada o in sistemazioni insicure o inadeguate, preda di ogni tipo di sfruttamento e a rischio arruolamento in associazioni criminali con un ovvio aumento della insicurezza di tutti i cittadini
- L’eliminazione del diritto all’iscrizione anagrafica per i richiedenti asilo, cioè di coloro che hanno un permesso di soggiorno per richiesta asilo ha come conseguenza l’impossibilità di esercitare tutti i diritti connessi alla residenza
Da anni lottiamo per garantirne l’accesso alle persone senza dimora, proprio per l’importanza che questa riveste nel percorso di autonomia e fuoriuscita dalla condizione di marginalità e in un’ottica di eguaglianza nei confronti di tutti gli altri cittadini
- Lo smantellamento di fatto del sistema SPRAR, riservato da ora in avanti a coloro i quali è stata riconosciuta la protezione internazionale o sussidiaria, non permetterà più di accedere a questa misura di accompagnamento a chi è richiedente asilo o in possesso di un permesso di soggiorno per motivi umanitari (da adesso in poi permessi speciali) come, ad esempio, ai neo-maggiorenni ex minori stranieri non accompagnati, a cui non è stata riconosciuta la protezione piena
Ciò comporterà, ancora una volta, un aumento delle persone senza dimora e, in particolare, un aumento dei giovani e giovanissimi senza dimora, fenomeno in ascesa e che già desta notevole preoccupazione
Per quanto riguarda il principio respingiamo con vigore l’ossessione securitaria che conduce all’odiosa equazione povertà/migrazione = crimine/insicurezza,
Sempre più frequenti sono i cosiddetti crimini d’odio contro le persone senza dimora e i migranti, incentivati e sottovalutati da questa ondata di intolleranza che crea tensione e che, ancora una volta, rappresenta una vera e propria minaccia al benessere e alla sicurezza sociale.
Noi crediamo fermamente che la povertà e le migrazioni non siano reati
Per tutti questi motivi, chiediamo con forza che il Parlamento non converta il decreto in legge