Dallo scorso settembre 2024, la Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora (Fiopsd) e il Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni internazionali (DEMS) dell’Università di Palermo stanno conducendo le attività di monitoraggio previste dal progetto INCLUDO. L’iniziativa, finanziata dal Fondo per la Repubblica Digitale, mira a migliorare le competenze digitali e di vita delle persone senza dimora, promuovendone l’integrazione sociale e lavorativa.

L’obiettivo generale del progetto è fornire formazione digitale e supporto per lo sviluppo di competenze non cognitive (soft skills), favorendone l’autonomia e il reinserimento sociale e lavorativo

Il target di riferimento include uomini e donne senza dimora di età compresa tra i 34 e i 50 anni, che vivono in condizioni di vulnerabilità.

Le attività principali del progetto INCLUDO riguardano:

  • attivazione di percorsi di formazione digitale, suddivisi in alfabetizzazione, reskilling e upskilling, con focus sull’utilizzo di strumenti digitali, sulla gestione dell’identità digitale (SPID, PEC, CIE) e sull’acquisizione di competenze di cittadinanza digitale;
  • rafforzamento delle soft skills, tramite coaching, mentoring e attività di proattivazione, al fine di migliorare la capacità di autogestione e di saper affrontare le sfide quotidiane;
  • implementazione dell’INAD (Indice Nazionale dei Domicili Digitali) allo scopo di garantire che i beneficiari possiedano un domicilio digitale valido per accedere ai servizi pubblici e alle opportunità di lavoro.

Gli obiettivi specifici del progetto mireranno al raggiungimento di

  • autonomia digitale: garantire che i beneficiari acquisiscano competenze digitali di base per favorire l’accesso al mercato del lavoro;
  • integrazione lavorativa: promuovere il reinserimento nel mercato del lavoro attraverso percorsi di reskilling e upskilling;
  • crescita delle competenze trasversali: migliorare le competenze personali e relazionali, come la capacità di lavorare in team, la gestione del tempo e delle risorse e la fiducia in sé stessi.

Il piano di monitoraggio e valutazione trasversale all’intero ciclo di vita del progetto mira a garantire il rispetto del cronoprogramma, la corretta gestione delle attività e la misurazione dei risultati ottenuti. Attraverso incontri periodici con i partner, questionari somministrati a formatori e un’analisi continua dell’impatto sociale, il monitoraggio permetterà di intervenire tempestivamente su eventuali criticità e di ottimizzare le risorse a disposizione.

Parallelamente, è stata avviata un’importante attività di raccolta di storie di vita, con interviste rivolte alle persone senza dimora coinvolte nel progetto. Le storie di vita sono interviste individuali che mirano ad esplorare esperienze personali e cambiamenti che hanno vissuto i partecipanti. Attraverso questo strumento, si potranno cogliere aspetti soggettivi ed emotivi che gli strumenti quantitativi potrebbero non rilevare, come l’aumento della fiducia in sé stessi, il miglioramento dell’autonomia e la percezione di un maggior controllo sulla propria vita.

Tutti i partecipanti sono tutelati da rigorose procedure di anonimizzazione e trattamento etico dei dati. Il monitoraggio tecnico rappresenta quindi uno strumento essenziale per garantire la qualità, la trasparenza e l’efficacia delle azioni intraprese. Con il coinvolgimento diretto delle persone senza dimora e un approccio basato sull’analisi e sulla valutazione costante, l’iniziativa punta a creare un impatto duraturo nel contrasto all’esclusione sociale.

Al fine di elaborare una valutazione scientificamente accurata dell’impatto sociale del progetto, che sarà realizzata da Evaluation lab (Comitato scientifico indipendente che monitora e valuta l’efficacia degli interventi per conto del Fondo per la Repubblica Digitale), il monitoraggio tecnico dedicherà una fase, successiva alle attività di formazione, atta a raccogliere gli aspetti tangibili e intangibili legati al cambiamento sociale generato nelle comunità coinvolte.

Costruendo un approccio metodologico che combini lo strumento qualitativo-interpretativo delle storie di vita all’analisi controfattuale, si intende misurare e comprendere le dinamiche sociali e culturali che influenzano le esperienze individuali tipiche del fenomeno dell’homelessness, nonché valutare l’impatto di specifici fattori contestuali sulle scelte e sui percorsi di vita degli individui. Il metodo controfattuale sarà applicato per valutare l’efficacia del progetto confrontando il gruppo di beneficiari con un gruppo di controllo che non ha partecipato alle attività. Questo approccio consente di isolare gli effetti specifici del progetto, confrontando i risultati ottenuti dai partecipanti con quelli che avrebbero avuto in assenza del progetto, così da evidenziare i cambiamenti attribuibili direttamente alle attività svolte.