Pubblichiamo l’approfondimento sulla Formazione del consigliere Alessandro Carta, vice presidente Coop. Il Simbolo, delegato fio.PSD alla Formazione
Care colleghe e cari colleghi,
tra i gli ambiti che ciascuna delle nostre organizzazioni cura con particolare attenzione vi è certamente quello della formazione. Tutti sappiamo, infatti, quanto sia importante stimolare la crescita e la maturazione dei livelli di efficacia e di appropriatezza dei nostri servizi favorendo l’attivazione di percorsi di approfondimento o di verifica.
La Federazione, su questo versante, ha sempre tentato di svolgere una funzione di impulso e di accompagnamento e non è casuale che nel documento di mandato, recentemente discusso e approvato in assemblea a Milano, la formazione sia delineata come «la sfida di saper cogliere ciò che è “cornice di senso e di orientamento generale” sapendola declinare nel contesto locale senza creare frammentazione ma piuttosto pluralità di “verità” basate sull’intreccio tra aspetti teorici e pratica progettuale».
Nell’elaborazione di una strategia di lavoro specifica sulla formazione, le priorità con cui l’attuale Consiglio Direttivo sta operando sono state individuate tenendo conto della necessità di fare sintesi tra due principali esigenze. Anzitutto quella di raccogliere e far tesoro delle sollecitazioni provenienti dai soci perché raccontano di un prezioso radicamento sui territori e di un’accorta lettura dei bisogni. Dall’altro lato vi è la volontà di condurre le singole realtà associate all’osservazione di quell’orizzonte più ampio che la Federazione possiede in virtù del proprio punto di osservazione privilegiato e dal quale si registra una rapida evoluzione del sistema e dei consueti paradigmi di riferimento.
Ecco, allora, la nascita di percorsi formativi – avviati anche di recente – che intendono consolidare e affinare gli strumenti di lavoro che da più tempo caratterizzano molti nostri servizi (le unità di strada, gli asili notturni…) ma al tempo stesso l’avvio di laboratori di approfondimento su nuovi modelli di azione come l’housing first oppure la realizzazione di seminari dedicati alla progettazione europea e al sistema dei fondi strutturali europei. Anche altri temi, che riteniamo siano di portata decisiva, stanno assumendo sempre più spazio all’interno dell’impianto formativo della Federazione, penso ad esempio alla questione del diritto alla salute delle persone senza dimora.
Lo sforzo che stiamo compiendo in questa fase è quello di ricondurre la molteplicità e la varietà delle attività formative, promosse direttamente come fio.PSD o realizzate in partenariato con altri soggetti, all’interno di un quadro che le armonizzi in un piano formativo unitario. Contiamo a breve di delinearlo in modo compiuto e di condividerlo con tutti i soci.
Siamo consapevoli, come Consiglio, che la Federazione abbia anzitutto nei propri associati uno straordinario potenziale di competenze e di conoscenze da valorizzare e da sviluppare e sarà nostro compito, dunque, far sì che questo patrimonio si accresca ulteriormente e sia un elemento di forza a vantaggio di ogni singola realtà.
In un momento storico come questo, in cui è facile ritrovarsi assorbiti dalle urgenze operative e gestionali, dare impulso all’impegno formativo significa evitare di navigare a vista, alzare lo sguardo e riorientarsi su coordinate condivise. Buon lavoro a tutti.