Maurizio – Storie di vite (15)

Siamo in pausa caffè e leggo alcuni commenti ad una delle nostre notizie su Facebook e un nome in particolare attrae la mia curiosità, Maurizio C. che fa un bel commento di ringraziamento, e come sfondo ha il nostro giardino, quello a pochi passi dal mio ufficio

Quel nome mi ricorda qualcosa, vado a cercare nel computer e lo trovo subito, è lui; chiamo subito Stefano, un operatore, e chiedo conferma che Maurizio sia uno degli ospiti del Pioppo, confermato…

Trascorre qualche settimana, ci si incontra ogni tanto in giardino e ci si saluta normalmente, poi un giorno mi avvicino e gli chiedo: “ma tu sei Maurizio C.?” e lui, con le mani in testa e un sorriso mi dice “non dirmi che sei uno di quelli che ho truffato!

Eh già, in tribunale non ci eravamo mai visti, ma ora un caffè e due chiacchiere in giardino possiamo farle serenamente

Era inverno quando Maurizio è arrivato al Pioppo un inverno dopo l’inferno

Inferno subdolo quello della dipendenza da alcool; un inferno che ti consuma poco a poco, portandoti a errori e scelte sbagliate, espedienti per nutrire quell’inferno che ti rosicchia da dentro fino a farti crollare nella malattia

Te ne rendi conto solo quando stai soffocando, e allora cerchi, annaspando, di uscirne e vedi il tuo corpo che cade a pezzi così come la vita

Patologie gravi che hanno portato Maurizio a guardare in faccia la morte più volte, morte a cui ha saputo girare le spalle per avviare il suo cammino di recupero

Il Pioppo lo ha accompagnato a rialzarsi e a far tesoro delle esperienze negative. Oggi Maurizio vive in un appartamento in condivisione e, passo dopo passo, si sta riappropriando completamente della sua vita

Quando di recente abbiamo lanciato una campagna con l’obiettivo di rinnovare gli armadi del Pioppo, ci è saltato agli occhi come la prima donazione fosse stata fatta proprio da lui e gli abbiamo rivolto alcune domande

La tua donazione è stata la prima ad arrivare, come mai hai donato per gli armadi del Pioppo?

Appena ho visto il post mi è venuto subito in mente il periodo che sono stato ospite al Pioppo e quanto è stato fatto per me in struttura, sia per quanto riguarda la mia salute, sia per i legami fraterni che ho avuto con altri ospiti che sono tuttora amici. Mi sono sentito in dovere di fare una piccola donazione in base alle mie possibilità

L’armadio è più importante di quanto si possa pensare, ti fa sentire più a casa e il fatto di avere un armadio adeguato dà la possibilità di ricominciare a tenere in ordine le proprie poche cose e sicuramente fa stare molto meglio e aiuta a riordinare il proprio modo di vivere

Il Pioppo ha rappresentato una svolta nella mia vita – la possibilità di ricominciare da capo – e per me costretto ad abitare a Genova vicino al San Martino a causa di gravi problemi di salute, è stata la salvezza, davvero

Hai un obiettivo che ti sei prefissato e che speri di raggiungere?

Il mio obiettivo, viste le precarie condizioni di salute, è quello di continuare a curarmi e rimanere in un luogo sicuro e familiare. Ma vorrei anche essere utile per le altre persone ed è mia intenzione dedicarmi a qualche forma di volontariato che mi tenga impegnato e che appaghi il mio desiderio di aiuto al prossimo

 

 

Si ringrazia per questa storia la Fondazione Auxilium di Genova