La pubblicazione viene presentata a trent’anni dalla “storica” ricerca “Essere barboni a Roma” promossa da don Luigi Di Liegro e realizzata dalla Fondazione Labos con la supervisione del professor Claudio Calvaruso. Un’opera nella quale i senza dimora venivano definiti «anoressici istituzionali» perché il rapporto con le istituzioni per loro era stato lacerante e non ne volevano più sapere di riprovare quel dolore.