Questa è la storia di una delle oltre 450 persone che tra il 2020 e il 2021 hanno perso la vita in condizioni di povertà estrema. Si parla di loro, e di questi episodi, quasi esclusivamente durante l’inverno, invece “i senza tetto” muoiono tutto l’anno e i numeri lo dimostrano.

Ogni anno, all’arrivo delle prime giornate di freddo invernale, siamo chiamati, noi e i nostri 145 Soci sul territorio, a trattare il tema delle morti delle persone senza dimora in Italia. Lo facciamo per lo più rispondendo ad articoli di giornale o interviste radiofoniche e rilanciando, sempre puntualmente, l’appello sulla necessità di agire per cambiare il sistema di intervento alla homelessness. “Dare un alloggio dignitoso e un accompagnamento sociale a queste persone significa salvare la loro esistenza, significa dare loro forza e coraggio per riprendere in mano la propria vita, riallacciare relazioni ed affetti, reinserirli nel tessuto comunitario”.

Quest’anno grazie al contributo di un operatore sociale della rete fio.PSD, possiamo affrontare il tema in maniera ancora più profonda con dati inediti[1] che fotografano una situazione umanamente drammatica che abbiamo definito la strage degli invisibili.

Analizzando i dati dell’ultimo anno, sono 250* le persone senza dimora morte nel 2021 con un andamento trimestrale costante (Graf. 1). Si registrano solo piccole variazioni nei mesi di gennaio-marzo 2021 (29.9%), ottobre e dicembre (27.9%), rispetto ad altri periodi come aprile-giugno (21.3%) o luglio-settembre (20.9%).  La homelessness è letale, citando un recente articolo del Guardian e di povertà estrema si muore tutto l’anno (Graf. 2).

* dato aggiornato rispetto al report