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Erasmus+ Point:Home – Giovani senza dimora
Point: Home

Il progetto Erasmus+ Point:Home è dedicato alla formazione specialistica per operatori che svolgono la propria attività quotidiana nella prevenzione dei rischi e nel supporto all’acquisizione di indipendenza dei giovani senza dimora

Scopo del progetto è la prevenzione della homelessness tra i giovani, creando strumenti e buone pratiche innovative, sia sul fronte dell’assistenza sociale, degli approcci terapeutici e psicologici, sia attraverso la cooperazione internazionale e l’influenza sulla formulazione di politiche sociali ad hoc

Il cuore del progetto è dunque il rafforzamento delle competenze degli operatori, l’implementazione di nuove pratiche, sulla sfondo della comprensione della diversità culturali, linguistiche e sociali tra i diversi contesti europei

Il progetto prevede una settimana di formazione “partecipata”, attraverso workshop tematici, svolta a Danzica dal 21 al 28 ottobre,  per 22 operatori, senza limiti di età e di specializzazione, provenienti dai 5 paesi partner del progetto:

Fundacjia po DRUGIE– Polonia, coordinatori
fio.PSD – Italia
Združenje DrogArt– Slovenia
AKTO  Associacao Para A Promocao Dos Direitos Humanos E Democracia– Portugal
YouthAim– Grecia

Il team italiano è composto da 4 soci fio.PSD:

Comune di Torino – Settore Adulti in difficoltà (Torino)

I risultati della formazione, le buone pratiche emerse e gli strumenti implementati verranno diffusi attraverso una pubblicazione on line, a disposizione delle organizzazioni che lavorano nel campo del contrasto alla homelessness e dell’esclusione sociale giovanile

Il team italiano ha sviluppato due workshop:

  1. Comprensione delle cause e dei rischi della homelessness giovanile in Italia
  2. Soluzioni innovative di contrasto e per lo sviluppo dell’autonomia dei giovani senza dimora

I due temi sono legati da un comune filo rosso:

Cosa vuol dire per un giovane senza dimora non avere una casa? Cosa significa invece ottenerne una e guadagnare passo dopo passo la propria autonomia?

La prima area è stata esplorata considerando i differenti profili e caratteristiche dei giovani senza dimora che si affacciamo ai servizi, mettendo in luce quali sono le difficoltà e i rischi che conducono i giovani alla vita in strada, sia italiani che stranieri

Questo workshop ha aperto la strada al secondo:

Cosa significa riuscire ad ottenere una casa e avviare un progetto verso l’autonomia?

Abbiamo quindi portato il modello Housing First sviluppato da Caritas Trieste e di cohousing di Caritas Verona, dedicati entrambi ai giovani senza dimora

In questo modo, vengono messi in rilievo sia gli aspetti positivi che le criticità dell’applicazione dell’approccio Housing First per una fascia molto particolare di beneficiari, come quella rappresentata dai giovani senza dimora

Ad esempio, cos’è e come si raggiunge l’autonomia per un giovane, spesso ancora in cerca della propria identità, che tuttavia ha già alle spalle esperienze di vita difficili non ancora del tutto elaborate e con un forte potere spiazzante? Qual è l’impatto che un progetto di Housing First e di supporto abitativo ha sulla condizione e sui progetti di vita di un giovane senza dimora?

L’intento è quello di stimolare la riflessione sui rischi che conducono i giovani alla vita in strada e alle potenzialità del progetto Housing First per questa particolare fascia di persone senza dimora, per i quali è auspicabile che l’intervento venga sviluppato considerando il bisogno di punti di riferimento, di crescita individuale e di sviluppo dell’identità che caratterizza tutti i giovani indistintamente

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