Coronavirus fio.PSD: “Garantire luogo sicuro a chi non ha una casa”
Preoccupano le sorti dei senza dimora dopo le nuove misure del governo. Cristina Avonto, presidente della Federazione italiana di organismi per le persone senza dimora: “Ci sono i fondi per mantenere aperti centri diurni, dormitori, unità di strada, sportelli per la distribuzione di beni di prima necessità”
“I servizi per le persone senza dimora sono servizi essenziali”. Il giorno dopo l’annuncio del Dpcm sottoscritto dal presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e contenente le misure restrittive per tutto il territorio nazionale per via dell’emergenza coronavirus, il mondo delle organizzazioni che si occupa di senza dimora esprime forte preoccupazione per le sorti di quanti vivono per strada e non hanno un’abitazione. Timori di cui si fa portavoce Cristina Avonto, presidente della fio.PSD, Federazione italiana di organismi per le persone senza dimora. “In questi giorni in cui tutti e tutte siamo chiamati a restare a casa – ha spiegato Avonto – è necessario pensare a chi una casa non ce l’ha e a garantire almeno un luogo sicuro dove ripararsi, nel rispetto delle norme e delle condizioni sanitarie”.
Per la presidente della fio.PSD, è necessario fare in modo che i servizi per la marginalità possano continuare ad operare, soprattutto in questo momento critico per i senza dimora. “In questo momento, unico per la recente storia italiana, crediamo che sia necessario aprire, aprire, aprire, i servizi per chi si trova in condizioni di grave marginalità, vivendo in strada con grande insicurezza per se stessi e per gli altri – ha aggiunto Avonto – In Italia in questo momento ci sono i fondi per mantenere aperti centri diurni, dormitori, unità di assistenza su strada, sportelli per la distribuzione di beni di prima necessità. Non perdiamo questa occasione di riconoscere a tutti e tutte il diritto alla vita e alla sicurezza”.
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