La Spring School 2018, svoltasi a Zelarino (VE) dal 24 al 26 maggio, è iniziata col saluto delle rappresentanti della Direzione dei Servizi Sociali della Regione Veneto (dott.ssa Miriam Baro e dott.ssa Eriselda Shkopi) con cui fio.PSD ha realizzato un corso di formazione che ha visto nella school un naturale e atteso compimento. Dopo la costituzione del gruppo di apprendimento che ha permesso di scoprire provenienze, esperienze di lavoro e attese dei partecipanti la school è entrata nel vivo con la presentazione del fenomeno homelessness a partire dagli ultimi dati e delineando alcuni profili delle persone senza dimora.
Alla school si sono iscritti 29 partecipanti provenienti da 17 enti presenti in 12 città (Rovigo, Vicenza, Verona, Brescia, Biella, Bari, Padova, Savona, Trieste, Gorizia, Milano e Torino)
Nel pomeriggio con il doppio intervento di Marco Iazzolino, referente fio.PSD per FEANTSA e già coordinatore del Network Housing First Italia, e Giuseppe Dardes, attuale Coordinatore del NHFI, il lavoro si è focalizzato sul cuore dell’approccio Housing First: prima con la presentazione del passaggio, culturale, psicologico e metodologico dallo Staircase approach all’approccio Housing First e poi con la ricognizione sui Principi Chiave dell’Housing First.
Il giorno seguente i partecipanti hanno lavorato in gruppo sul tema Implementare l’Housing First nel proprio territorio: valorizzazione dei principi chiave e strategie e quindi hanno sperimentato, con un laboratorio di simulazione progettuale, la dinamica sociale connessa allo sviluppo di un progetto Housing First.
Il pomeriggio di venerdì è stato dedicato ad un focus tematico su Disagio sociale, disagio mentale e homelessness. Lo scambio con Federico Vignaga, psichiatra, e Vito Sava, psicologo e direttore del Ser.D. Alta e Bassa Padovana, ha attivato un confronto vivace e sollecitato molto i partecipanti. Uno dei quali ha commentato “parliamo due lingue diverse: quando ci incontreremo?”. L’impressione è stata quella di un contributo che ha smosso acque e punti di vista piuttosto sclerotizzati e, forse, ideologizzati. Lo sforzo di assumere il punto di vista del “sanitario” e, viceversa, del “sociale” percepito come il “totalmente altro da noi” è stato senz’altro avviato.
La scuola si è chiusa sabato mattina con la presentazione dei Progetti Housing First in Veneto: i casi di Padova, Chioggia e Verona. L’intervento di Dario Condello, della cooperativa REM di Chioggia, e quelli a distanza, con la mediazione di video e interviste, di Andrea Rigobello e Michele Righetti hanno suscitato un vivo interesse e moltissime domande. L’Housing First anche in Veneto è ormai una concreta esperienza fatta di volti, di storie, di buone pratiche e limiti su cui lavorare per far evolvere ulteriormente questo approccio che sta rinnovando profondamente l’aiuto e l’accompagnamento alle persone senza dimora.
La sessione di lavoro è stata chiusa dall’intervento di Anita Adamo, che cura per fio.PSD la segreteria tecnica del NHFI, sul tema Il Network Housing First Italia: storia e funzionamento. Il suo contributo ha permesso ai nuovi membri del network di comprendere il percorso che ha portato all’attuale assetto del network e quindi coglierne le potenzialità e le risorse offerte a chi si dedica alla sperimentazione e implementazione dell’Housing First sul territorio italiano