Il termine SOCIAL DESIGN qualifica i modi in cui le competenze che tradizionalmente si rifanno al design thinking affrontano temi di emergenza sociale e promuovono soluzioni adeguate, fattive e coerenti.
È propria delle esperienze riconducibili al SOCIAL DESIGN una presa in carico di responsabilità della cultura di progetto nei confronti della società e del suo sviluppo, in relazione ai limiti e alle possibilità dei contesti di intervento (…)
Parlare di SOCIAL DESIGN significa parlare di inclusione, empowerment, autonomia, autodeterminazione, identità e rappresentatività, che il design persegue e a cui finalizza i progetti che concretizza. Oggetti d’uso, strumenti di lavoro, servizi, sistemi di comunicazione e produzione: la natura dell’output progettuale e la sua scala dimensionale sono essenziali ma non sufficienti all’efficacia dell’intervento. Nella discussione sul social design l’elemento centrale è il processo e come esso genera il progetto; sono centrali gli attori che coinvolge, privilegiando logiche partecipative e rigenerative delle biografie; sono strategiche le competenze e le risorse tangibili e intangibili proprie del contesto territoriale e sociale in cui il progetto interviene e che è capace di valorizzare (…)
Per approfondire:
– La Bellezza vince sempre (Beauty always wins)
– Abitare il dormitorio (Living in a dormitory)