fio.PSD: «Le multe e le denunce alle persone senza fissa dimora sono disumane»
La Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora scrive una lettera al Ministro degli Interni e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, a firmarla la presidente Cristina Avonto.
“Gentili Ministri, in Italia vi sono più di 55.000 persone senza dimora, persone che vivono per strada, in alloggi precari e insicuri, in promiscuità e in condizioni igieniche precarie se non del tutto assenti.
In questo periodo di emergenza “coronavirus” i loro problemi vengono accentuati dalla solitudine, dalle chiusura o limitazione di servizi essenziali (pasti caldi, mense al coperto, docce, centri di ascolto), dalla carenza di informazioni e di strumenti per prevenire la diffusione della pandemia.
A queste condizioni è per loro impossibile, e non per colpa loro,rispettare le indicazioni dei Dpcm e delle ordinanze regionali, non possono restare a casa perché non hanno una casa.
Aggiungere a tutto ciò l’umiliazione della multa o della denuncia è un atto inutile e disumano; inutile perché non potrà portare a nulla se non un costo burocratico per il paese, disumano perché contro i principi di umanità e di rispetto verso la sofferenza e le condizioni di vita.
Non chiediamo una direttiva ad hocperché probabilmente di difficile realizzazione e perché potrebbe dare luogo ad abusi da parte di persone che senza dimora non sono; chiediamo però alle istituzioni e autorità competenti (Ministro degli Interni, Prefetti, Sindaci) di pronunciarsi con una indicazione di metodo destinata alle forze incaricate dei controlli.
Le persone intercettate per strada e che dichiarano di essere senza dimora vanno accompagnate presso i servizi attivi del territorio, oppure devono essere attivate le unità di strada presenti nel Comune.
Siamo certi della vostra attenzione e di una pronta risposta. Nessuno deve rimanere per strada, per la sicurezza e salute propria e di tutti”.